•Titolo progetto: Modello e percorso formativo di eccellenza per i direttori e/o i dirigenti responsabili di centri di cure palliative.
• Committente: Fondazione per il Sud
• Ente proponente: SAMOT
• Partneriato: Fondazione Laboratorio per le Politiche Sociali – LABOS, fondazione Floriani
• Problema affrontato: Attualmente la rete delle cure palliative in Sicilia è normata dalla LR 26 del 6 aprile 1996, dal PSR per il triennio 2000-2002,dal Decreto dell’assessore alla Sanità n. 32881 del 9 ottobre 2000 e dal Decreto n. 36658 del 5 dicembre 2001 “Linee guida per la realizzazione del programma regionale di cure palliative. La rete dei servizi così delineata è costituita da differenti livelli assistenziali, in particolare il ricovero in hospice e l’assistenza domiciliare di base e di secondo livello. Attualmente sono operativi 3 hospice (Palermo, Catania e Agrigento) e 7 Province su 9 hanno in atto un programma strutturato di cure palliative domiciliari in stretta integrazione tra ASL e Organizzazioni non profit erogatrici, in base ad accordi formali che definiscono gli standard tecnologici, strutturali, organizzativi e il sistema dei compensi. Attualmente vengono assistiti circa 1.700 malati ogni anno (circa 1.000 l’anno al domicilio e 700 l’anno nei 3 hospice attivi). Per la pressoché totalità i malati sono affetti da patologia oncologica (l’8,7%della utenza potenziale totale, e il 14,7% se riferito della sola utenza potenziale oncologica).
Lo sviluppo della rete delle cure palliative in regione Sicilia, così come nell’intero Paese, rappresenta la risposta ai bisogni degli oltre 19.500 malati (11.500 oncologici e 8.000 non oncologici) che ogni anno muoiono a livello regionale a causa di una patologia non suscettibile di terapie volte alla guarigione, i cosiddetti malati terminali.
Connesse alle necessità relative alla elaborazione di una adeguata risposta al bisogno assistenziale vanno considerate quelle riferite al bisogno formativo. L’attività di formazione deve essere rivolta sia ai professionisti già oggi operanti nella rete (350 unità circa) sia a quelli che saranno integrati nelle attività durante il progressivo processo di implementazione della rete (1.000 unità circa). Una criticità specifica di questo sviluppo esponenziale dei Soggetti erogatori di cure palliative, pubblici e privati, è costituito dalla assenza di uno specifico iter formativo teorico-pratico per i Direttori e/o Dirigenti responsabili dei Centri di Cure Palliative, sia delle Strutture hospice, sia dei Soggetti erogatori di cure domiciliari, sia degli Enti in grado eventualmente di operare contemporaneamente in entrambi i set assistenziali.
• Obiettivi del progetto: formare nuove figure professionali caratterizzate dal ruolo di direzione dei Centri di cure palliative, (hospice e assistenza domiciliare), un settore assistenziale in rapido sviluppo qualitativo e quantitativo. La formazione sarà finalizzata a creare un percorso professionalizzante tale da garantire nella Regione Sicilia la presenza di Direttori e/o dirigenti responsabili dei Centri di cure palliative in grado di partecipare con ruolo propositivo, d’avanguardia e di leadership nazionale al processo di progettazione, realizzazione, organizzazione e gestione in atto in regione Sicilia per ciò che riguarda la rete delle cure palliative. Ciò, tenendo presente la specificità regionale di stretta integrazione fra il Servizio Sanitario Regionale e le Organizzazioni del Terzo Settore presenti ed operanti da anni sul territorio.
• Risultati da conseguire:
1. Definizione del fabbisogno formativo ;
2. Definizione del percorso formativo di eccellenza per il target individuato;
3. Conclusione dell’iter formativo per i Direttori e/o Dirigenti responsabili dei Centri di cure palliative;
4. Definizione del percorso formativo istituzionale per il target dello studio;
5. Elaborazione di strumenti che consentano di definire gli aspetti di controllo di gestione e di verifica di qualità per i Centri di cure palliative;
6. Almeno un elaborato sulla formazione dei responsabili dei Centri residenziali di cure palliative per i minori.
• Destinatari: I destinatari del progetto sono sia beneficiari diretti che beneficiari indiretti.
I beneficiari diretti: 25 laureati in discipline medico-sanitarie o socio-economiche,
preferibilmente già operanti all’interno della rete di cure palliative regionale (soggetti pubblici o non profit), con possibilità di partecipazione aperta a professionisti residenti nelle regioni del sud.
I beneficiari indiretti:professionisti operanti nei Centri dai quali provengono i beneficiari diretti (formazione a cascata); malati in fase terminale e le loro famiglie che potranno usufruire delle positive ricadute gestionali-organizzative derivanti dalla crescita professionale di nuove figure di direzione dei Centri di cure palliative, basata su percorsi di formazione di eccellenza; I servizi pubblici e privati (ASL, associazioni di volontariato, Strutture Ospedaliere) che afferiscono alla rete per le stesse motivazioni di cui al punto precedente
• Attività da realizzare: Il progetto si articola in tre fasi consequenziali ed in una quarta fase trasversale:
1. Studio di pre-fattibilità: è costituita dalla ricerca di sfondo a livello nazionale ed internazionale sulla rete di cure palliative, che permetterà di definire un modello di eccellenza di formazione del Direttore e/o Dirigente responsabile dei Centri specialistici. La fase si suddivide:
• Analisi delle buone pratiche nazionali ed internazionali nelle cure palliative;
• Analisi dei fabbisogni formativi e professionali in Sicilia nell’area oggetto di studio;
• Elaborazione del Modello e del percorso formativo d’eccellenza del direttore e/o dirigente responsabile.
2. Intervento Formativo: verrà realizzato sia in sede residenziale sia attraverso stage “sul campo” presso Centri di eccellenza nazionali eroganti cure palliative in hospice e a domicilio.
L’intervento formativo sarà suddiviso in 4 attività:
• Pubblicizzazione del corso e selezione dei partecipanti;
• Percorso formativo d’aula;
• Percorso formativo sul campo;
• Produzione di elaborati da parte dei corsisti;
• Valutazione dei risultati e consegna degli attestati.
3. Presentazione dei Risultati: i risultati verranno presentati nel corso di un Convegno ad hoc, organizzato a conclusione del Progetto e verrà predisposto materiale divulgativo su supporto cartaceo ed informatico.
4. Monitoraggio, integrazione con le Istituzioni e Elaborato finale: Sin dall’inizio si procederà al monitoraggio della realizzazione del progetto attraverso la elaborazione di indicatori misurabili delle 3 Fasi. Verranno create le opportune sinergie con gli Organismi Istituzionali coinvolti nello sviluppo della rete regionale siciliana delle cure palliative, attraverso momenti di incontro collegiale e di scambio dei prodotti frutto del progetto, sia nella ricerca di pre fattibilità sia nella fase di intervento formativo. I risultati verranno contenuti nell’Elaborato finale.
• Metodologia:
1. Analisi documentale per ciò che riguarda le fasi F1 e F2 attraverso ricerca bibliografica e focus groups di esperti.
2. Elaborazione e invio di questionari a Centri italiani ritenuti di eccellenza in cure palliative, finalizzati in particolare alla valutazione dei profili professionali e dei curricula del personale dirigente.
3. Verifica sul campo di esperienze nazionali e internazionali di eccellenza e studi di caso.
4. Selezione dei partecipanti: a garanzia di una partecipazione qualitativamente elevata, i professionisti dovranno superare un test teorico-pratico di ingresso che dimostri attitudine a rapportarsi con le tematiche di fine vita e qualità in ambito programmatorio-gestionale. Verrà valutato il curriculum professionale secondo un punteggio predefinito messo a punto sulla base dei risultati dello studio di pre-fattibilità.
5. Definizione degli indicatori per il monitoraggio del progetto e dei risultati conseguiti.
6. Lavoro di gruppo di un panel di esperti scelto dai partner per l’elaborazione del percorso formativo.
7. Definizione del percorso di formazione teorica d’aula , dei tutor, dei docenti e del materiale didattico.
8. Individuazione dei Centri per il tirocinio per la formazione pratica, in base alla possibilità di reale tutoraggio.
9. Stipula delle Convenzioni con le sedi di tirocinio.
10. Definizione del programma di tirocinio pratico.
11. Definizione degli argomenti oggetto di elaborato scientifico da parte dei partecipanti alla formazione.
12. Valutazione intermedia e finale dei destinatari del progetto.
13. Incontri operativi con le Istituzioni .
14. Elaborato intermedio e finale .
Diffusione sul territorio regionale attraverso la distribuzione di materiale informativo, stampa, pubblicazione di opuscoli e Convegno conclusivo (3 partner).
• Persona da contattare: Anna Calvaruso