•Titolo progetto: LA POVERTA’ AL FEMMINILE: donne e figli minori un’area di risorse per la costruzione del welfare ed il contrasto della povertà
• Committente: Istituto degli Innocenti di Firenze
• Ente realizzatore: Fondazione Laboratorio per le Politiche Sociali – Labos
• Durata: 15 mesi
• Problema affrontato:
L’ipotesi da cui parte la presente ricerca è quella secondo cui le famiglie povere non solo esprimono bisogni e domande rilevanti di intervento assistenziale; ma sono capaci di svolgere numerosi compiti di cura nei confronti dei loro componenti e del vicinato divenendo in questo modo non soltanto semplici fruitori di servizi ma autonomi produttori di benessere.
In particolare quello che si vuole mettere in evidenza in questo studio è il ruolo particolarmente importante che svolgono le donne all’interno delle famiglie povere come produttrici di welfare.
• Obiettivi del progetto:
L’obiettivo generale della ricerca è quello di conoscere ed approfondire il tema della capacità delle famiglie povere, ed in particolare delle donne con figli minori, di costruire welfare, e ciò al fine di valorizzare ed utilizzare le risorse che da esse provengono per contrastare la povertà.
Gli obiettivi specifici sono:
– Produrre una panoramica internazionale sul tema relativo al ruolo che le donne povere con figli minori hanno nella costruzione del welfare e nel contrasto alla povertà.
– Effettuare una ricognizione sugli interventi svolti dai servizi sociali e sugli interventi di ascolto e di sostegno effettuati dai centri di volontariato.
– Costruire un database statistico-territoriale della distribuzione della povertà.
– Conoscere le risorse che le donne povere con figli minori mettono in campo.
– Definire un documento di “Orientamenti strategici innovativi per il contrasto della povertà” da destinare a tutti i Comuni della Regione Toscana.
– Sensibilizzare la popolazione e le istituzioni sul tema: “La povertà al femminile: donne e figli minori un’area di risorse per la costruzione del welfare ed il contrasto alla povertà”.
Al fine di raggiungere tali obiettivi ci si propone di realizzare un progetto di ricerca azione; la scelta di operare con tale metodologia è dettata dal fatto che essa prende origine dal riconoscimento, attraverso la ricerca nelle scienze psicologiche, della contingenza di azione e conoscenza nei processi di apprendimento in quanto approccio che ingloba l’attore in un progetto, in una politica e in un’intenzionalità coinvolgendolo in un processo di riflessione e di analisi.
• Fasi della ricerca:
Ci si propone in conseguenza di realizzare un progetto di ricerca-azione organizzato nelle seguenti fasi:
1. Fase documentale nella quale verranno individuate ed analizzate le ricerche italiane e internazionali che evidenziano il ruolo delle famiglie povere, ed in particolare delle donne con figli minori, nella costruzione del welfare e nel contrasto della povertà. .
2. Fase di ricognizione negli archivi dei 287 comuni degli interventi svolti dai servizi sociali in favore delle donne povere con figli minori ed individuazione di un campione rappresentativo di centri di volontariato in cui siano reperibili interventi di “ascolto” e di “sostegno” rivolti anch’essi alle donne povere con figli minori.
3. Costituzione di un database statistico-territoriale, attraverso il quale produrre rappresentazioni cartografiche che consentiranno di studiare la distribuzione della povertà nella Regione Toscana. Le analisi territoriali, effettuate in questa fase del progetto, serviranno ad individuare i territori nei quali proporre il questionario qualitativo e la composizione del campione.
4. Ricerca qualitativa in profondità sul ruolo delle donne povere con figli minori nella costruzione del welfare e nel contrasto della povertà. Nel questionario saranno presenti una serie di item “indicatori di costruzione di welfare” e un’altra serie di item per studiare la correlazione tra tali indicatori ed il “contrasto della povertà”. Al fine di effettuare tali analisi correlazionali in maniera sufficientemente dettagliata, è necessario che il campione utilizzato nella ricerca sia di almeno 100 famiglie povere con donne capo-famiglia e figli minori.
5. Interviste in profondità in base agli elementi emersi dall’analisi dei risultati dei questionari qualitativi al fine di ottenere direttamente dal campo letture e interpretazioni in merito ai risultati ottenuti dall’analisi statistica dei questionari.
6. Definizione di un documento su “Orientamenti strategici innovativi per il contrasto della povertà” , con particolare riferimento alla condizione dei minori in situazione di povertà, da destinare da parte dell’Istituto degli Innocenti e della Regione Toscana a tutti i comuni della Regione Toscana.
7. Organizzazione di un Convegno Internazionale su “ La povertà al femminile: donne e figli minori,un’area di risorse per la costruzione del welfare ed il contrasto della povertà”.
• Persona da contattare: Anna Calvaruso