•Titolo progetto: ECIS Educazione e CIttadinanza Sociale
• Ente proponente: Osservatorio Mediterraneo
• Committente: Fondazione per il Sud.
• Partneriato: Associazione Italiana Educazione Sanitaria sezione Sicilia, CeDoc (Centro di Documentazione e Studi sulle Organizzazioni complesse ed i Sistemi locali) – Università degli Studi di Catania, Fondazione Laboratorio per le politiche sociali LABOS, Scuola di Formazione all’Impegno sociale e politico, Associazione Italiana Agricoltura Biologica – Sicilia, Ditta Samperi Davide, Comune di Scordia, Comune di Lentini, Istituto Comprensivo Statale “A. Manzoni”, IV Istituto Scolastico Statale di Istruzione Secondaria Superiore Lentini, Liceo scientifico E. Vittorini, V Istituto Istruzione Sec. Di 2° Grado “A. Moncada”, Istituto Scolastico “Alaimo”.
• Problema affrontato:
Il presente progetto sarà attuato nei territori dei comuni di Lentini, Scordia, Catania, Acireale. Queste realtà urbane rappresentano delle realtà sociali altamente diversificate, sia per dimensioni demografiche sia per gli indicatori di disagio sociale. La scelta delle aree marginali ad alto livello di povertà e di devianza è sicuramente l’elemento che li accomuna.
Nel caso della città di Catania è stata scelta la Municipalità che comprende i quartieri del centro storico: Cappuccini-Antico Corso- S. Cristoforo-Civita Angeli Custodi. Nei comuni di Acireale, Lentini e Scordia esiste una presenza di servizi per minori ed adolescenti a rischio di devianza gestiti negli ultimi dieci anni anche dall’Osservatorio Mediterraneo e dai soggetti partners. In questi territori sono state realizzate diverse azioni preventive di contrasto alla dispersione scolastica gestite direttamente dalle scuole e da soggetti del terzo settore. Da alcune interviste a testimoni privilegiati (insegnanti, dirigenti scolastici, operatori sociali) si registra un “inabissamento del fenomeno” insuccesso formativo: sotto il profilo quantitativo si sono meno bocciature e c’è meno evasione scolastica ma appaiono scadenti i livelli motivazionali allo studio e, di conseguenza, l’efficacia della stessa offerta formativa tradizionale. Il superamento delle forme tradizionali di insegnamento e la sperimentazioni di metodologie più attive ed efficaci viene considerato dagli operatori scolastici un obiettivo squalificante per i prossimi anni. Il progetto ECIS intende rispondere sotto il profilo metodologico e scientifico anche a questo bisogno dei territori e degli operatori. Infine sono a tutt’oggi carenti i dati ufficiali disponibili ed attendibili sul successo formativo e sulla valutazione degli interventi.
• Destinatari:
Minori e adolescenti dai 3 anni ai 18 anni;
Gruppi di famiglie;
volontari, opinion leaders e operatori di pastorale giovanile, sociale e sanitaria.
• Obiettivi del progetto:
Lotta alla dispersione scolastica con attività di laboratorio e di didattica attiva;
Prevenzione primaria della devianza minorile e del disagio sociale;
Valorizzazione e sostegno della famiglia;
Promuovere il benessere e la crescita dei minori attraverso le attività educative e ludiche;
Promuovere opportunità di crescita e di educazione per i pre-adolescenti e gli adolescenti;
Realizzare percorsi di protagonismo giovanile e di nuova cittadinanza.
• Risultati da conseguire:
Riduzione del tasso di dispersione scolastica del 10% sull’intera popolazione;
Frequenza stabile a scuola e nei centri di aggregazione giovanile dell’ 80% dei soggetti drop out presi in carico;
Miglioramento, nel 50% dei partecipanti ai corsi, della capacità di gestione di eventi critici in ambito familiare;
Frequenza stabile a scuola e alle attività educative dell’ 80% dei soggetti drop out presi in carico;
Frequenza stabile a scuola e nei centri di aggregazione giovanile dell’80% degli adolescenti presi in carico;
Capacità di proposta e di elaborazione critica dei partecipanti “laboratorio di cittadinanza” e al Peer education lab.
• Attività da realizzare:
1. LUDOTECA PER CRESCERE
AREA LUDICA: I bambini possono sperimentare liberamente il gioco stimolando la loro fantasia, e la loro creatività utilizzando anche materiale e oggetti d’uso comune.
AREA SPETTACOLAZIONE: spettacoli di burattini – ascolto – racconto di favole per bambini dai tre ai dieci anni.
AREA DELL’ESPRESSIONE CORPOREA: Percorsi psicomotori,giochi di squadra e sportivi, giochi d’animazione, gioco libero.
AREA DELLA CREATIVITA: ’Bottega del piccolo artigiano: laboratorio di materiale povero, laboratorio del fumetto per favorire la verbalizzazione con l’ausilio delle immagini, il laboratorio botanico, per stimolare un interesse e una passione più vasta verso i mondo della natura, per favorire e rafforzare la tutela e il rispetto dell’ambiente. Attività di disegno e pittura, di manipolazione, di costruzione e bricolage, attività con materiale di recupero. Attività di ricerca e di sperimentazione su gioco perduto, sul gioco tradizionale, coinvolgendo artigiani e genitori. Laboratori multimediali.
2. LE FATTORIE DIDATTICHE:
Elaborazione e stampa di un kit didattico per gli alunni (200) delle scuole elementari e medie.
15 Seminari semi-residenziali per la formazione dei formatori (insegnanti, educatori) per complessive 180 ore.
3. FAMILY LAB: Sensibilizzazione ed educazione alla genitorialità :
15 Seminari socio-psico-educativi per genitori (per complessive 30 ore) con l’uso del Metodo Gordon “Scuola per i genitori efficaci”.
4. Il MAESTRO DI STRADA: lavoro di prossimità per prevenire la dispersione scolastica: L’intervento intende promuovere 15 percorsi educativi individualizzati. Su segnalazione dei servizi sociali comunali o sulla base delle informazioni assunte durante il lavoro di strada, l’intervento educativo avviene in luoghi di incontro informali.
5. Laboratorio “Scuola/Bottega”: progetti a carattere professionalizzante:
Education Work Lab: orientamento al lavoro ;
Laboratorio di scrittura creativa;
Laboratorio per peer educator;
Laboratorio di percussioni,
Vision lab: laboratorio di urbanistica partecipata e di tutela dell’ambiente
6. LABORATORIO DI CITTADINANZA (a cura del CEDOC – Università di Catania)Fasi del laboratorio1. Presentazione del progetto 2. Incontro con i rappresentanti delle istituzioni. 3. Costruzione delle squadre. 4. Elaborazione dell’idea. 5. Sensibilizzazione sul tema della progettualità e sul metodo della progettazione europea. 6. Analisi del contesto e sensibilizzazione sui diversi campi della cittadinanza. 7. Elaborazione del progetto.8. Nomination/ Valutazione.9. Premiazione.
7. Laboratorio di animazione sociale per volontari, opinion leaders e operatori di pastorale giovanile, sociale e sanitaria (a cura della Scuola di formazione Sociale e Politica della Diocesi di Acireale, per complessive 200 ore di attività formative in due anni)
8. Laboratori sulla prevenzione della dispersione scolastica e del disagio giovanile
• Metodologia: L’approccio metodologico del presente progetto è fondato sulla sperimentazione di strategie innovative per prevenire la dispersione scolastica. L’ipotesi di fondo è che l’offerta integrata di percorsi formativi “non tradizionali” nei quali i metodi e le forme dell’apprendimento sono caratterizzate dall’esperienza e quindi dall’“imparare – facendo” sia la strategia preventiva più adeguata per affrontare e contrastare l’insuccesso formativo e ri-qualificare il capitale sociale che è rappresentato dalle giovani generazioni in crescita. La metodologia della ricerca/azione nell’intervento preventivo appare pertanto la più adeguata per attivare processi di cambiamento e di partecipazione. In particolare sul versante della promozione del protagonismo giovanile e di una nuova cultura della cittadinanza sociale. Relativamente alla valutazione saranno adottati metodi e strumenti riconducibili ad un approccio costruttivista e partecipato integrando strumenti e tecniche di raccolta ed elaborazione dei dati di tipo quantitativo con analisi qualitative (focus group, interviste narrative e/o biografiche, analisi dei casi).
• Persona da contattare: Anna Calvaruso