• Titolo progetto:RELAIS “Reti di lavoro per l’inclusione sociale e l’inserimento lavorativo di soggetti deboli”.
• Committente: il progetto si inserisce nel programma operativo nazionale del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale. I progetti sono finanziati anche con risorse comunitarie, e destinatari degli interventi sono le amministrazioni centrali, regionali, locali nonché le istituzioni e gli organismi pubblici e privati
• Ente realizzatore: gli attuatori del progetto si sono costituiti in una Associazione Temporanea di Scopo (ATS), denominata RE.LA.I.S. e compostoa dai seguenti organismi:
LABOS, Fondazione Laboratorio per le Politiche Sociali (capofila;Azienda Sanitaria Locale Frosinone – Dipartimento per il Disagio, Devianza, Dipendenza (D3D);ISTISSS, Istituto per gli Studi sui Servizi Sociali, ONLUS
• Problema affrontato: la Azienda Sanitaria Locale Frosinone – attraverso il Dipartimento per il Disagio, la Devianza, la Dipendenza (D3D) – ha negli ultimi anni progettato, sviluppato, monitorato e collaudato una metodologia di lavoro ed un modello organizzativo di lavoro di rete. Esso è centrato sul coordinamento inter-istituzionale e sull’integrazione operativa tra enti di natura pubblica, privata, privata-sociale operanti sul territorio provinciale. In questo modo, si realizza la possibilità di connettere le politiche sociali con quelle sanitarie e con quelle del lavoro a favore dei soggetti deboli. A questo riguardo, gli strumenti principali della nuova politica di pianificazione ‘dal basso’, cioè il piano sociale di zona, il piano sanitario attuativo locale e il patto territoriale per il lavoro, costituiscono le forme e le occasioni per realizzare la politica di inclusione sociale e lavorativa in ambito locale.
• Obiettivi del progetto: obiettivo generale del progetto è far acquisire metodologie, modelli organizzativi, strumenti propri degli interventi di rete, così come sviluppati dal D3D della ASL Frosinone, per la costruzione o il miglioramento di reti locali che favoriscano l’inclusione sociale e l’inserimento lavorativo di soggetti deboli. La ricaduta del progetto interessa alcuni tra i soggetti più deboli sul mercato del lavoro, in particolare i seguenti gruppi di target: ex-tossicodipendenti, ex-detenuti, immigrati e soggetti in età adolescenziale esposti a grave disagio sociale o rischio di devianza.
• Destinatari: i destinatari del progetto di trasferimento costituiscono i soggetti protagonisti delle future azioni locali di rete. Fin dall’inizio, pertanto, sono stati chiamati a partecipare alla progettazione e alla modellizzazione degli interventi.
Tra i destinatari figurano:
• Servizi ASL impegnati nel trattamento, riabilitazione e recupero di soggetti deboli,
• Enti Locali maggiori, capofila di piani di zona
• Organismi del terzo settore (cooperazione sociale, volontariato)
• Organismi del mondo dell’impresa (organizzazioni di imprenditori, imprese),
• Organismi del mondo del lavoro (organizzazioni sindacali, servizi provinciali per l’impiego)
• Enti formativi e di orientamento al lavoro, istituzioni scolastiche
• Organismi di cittadinanza attiva e di difesa dei diritti dei cittadini utenti,
• Mass media locali.
• Risultati da conseguire:
1. Sistematizzazione e modellizzazione della ‘buona pratica’ del D3D della ASL di Frosinone ai fini di una sua utilizzazione come modello di riferimento efficace nell’avvio e/o nello sviluppo di iniziative locali di lavoro in rete per l’inserimento lavorativo di soggetti deboli.
2. Miglioramento delle competenze delle figure professionali coinvolte in relazione alla progettazione, alla conduzione e al mantenimento delle reti interistituzionali di lavoro finalizzate all’inserimento lavorativo dei soggetti deboli.
3. Attivazione o potenziamento di 4 iniziative locali di reti interistituzionali per l’inserimento lavorativo di soggetti deboli, sostenibili nel tempo, impostate o riorientate avvalendosi del modello della buona pratica del D3D della ASL di Frosinone.
• Attività da realizzare e metodologia: il progetto sarà condotto da un team centrale composto da 8 membri, rappresentanti delle tre istituzioni proponenti. La strategia di implementazione prevede come primo passaggio la modellizzazione della “buona pratica”, la quale sarà finalizzata al su trasferimento, ovvero alla sua fruizione nei seminari di formazione e alla sua valenza quale punto di riferimento di cui servirsi per analizzare e sistematizzare le esperienze di rete dei 4 territori. Successivamente, la strategia si articola in due assi d’azione principali: (a) la formazione degli addetti ai tre sistemi (sanità, lavoro e sociale) e (b) l’avvio di iniziative locali di lavoro di rete (o il miglioramento di quelle esistenti) che si avvalgano dell’esperienza realizzata dal D3D. Prima di questa fase e alla fine della progettazione delle iniziative locali, il team di progetto realizzerà un’azione di sensibilizzazione e coinvolgimento dei livelli decisionali delle istituzioni locali e centrale (Regione), in modo da garantire al contempo il mainstreaming verticale. Le iniziative locali saranno supportate costantemente da due tutors (la cui formazione è prevista in fase iniziale del progetto): il primo dedicato alla costituzione dei partecipanti in gruppi orientati a determinati obiettivi (team building), nonché alla gestione di questi stessi gruppi nelle fasi operative di lavoro; l’altro tutor specializzato sulle singole fasi del networking. I 4 gruppi dei destinatari, pertanto, saranno seguiti da un tutor permanente e da un secondo tutor che interverrà a rotazione sulle diverse fasi della costruzione delle reti. In ogni rete agiranno le istituzioni di appartenenza dei destinatari della formazione; tuttavia, in fase di progettazione delle iniziative locali saranno individuati localmente altri attori da associare al lavoro di rete. Le diverse istituzioni articolate in rete dovranno esprimere un proprio “referente di rete”. Il nodo centrale o regolatore della rete locale (responsabile di rete) sarà la ASL del territorio di riferimento.
• Eventi organizzati: convegno finale 12 aprile 2003
• Persona da contattare: Anna Calvaruso