• Titolo progetto: Progetto multicentrico sulle strutture residenziali per pazienti anziani: la ricerca-intervento progress-anziani.
• Committente: Ministero della Salute
• Ente realizzatore: Fondazione Labos in partenariato con l’Istituto Superiore di Sanità, l’Istituto di Geriatria, del Policlinico Gemelli, Università Cattolica, Roma, l’IRCCS Santa Lucia, Roma, e l’Istituto di Clinica Psichiatrica, Università di Tor Vergata, Roma.
• Destinatari: strutture pubbliche,del terzo settore e delle famiglie nell’assistenza ai soggetti alzheimer.
• Problema affrontato: il contributo dell’Unità Operativa Labos s’inserisce in un progetto nazionale più ampio, che si sviluppa in 5 regioni italiane e che pone a fuoco il tema delle strutture residenziali per pazienti anziani.
• Obiettivi del progetto: obiettivo generale dell’unità operativa è l’analisi dei bisogni delle strutture pubbliche, del terzo settore e delle famiglie nell’assistenza ai soggetti alzheimer, e la messa appunto di sostegni che possono essere forniti agli operatori ed ai familiari.
L’indagine verrà quindi progettata e realizzata con l’obiettivo di accertare il carico associato all’assistenza (sanitaria ed informale) erogata ad un soggetto con disabilità e/o limitata autonomia nelle attività della vita quotidiana, sia nel caso di assistenza presso una struttura pubblica che nel caso di assistenza da parte dei familiari, con l’intervento del terzo settore e del volontariato.
• Risultati da conseguire: il progetto si propone di raggiungere i seguenti risultati:
• chiarificazione delle componenti del carico assistenziale associato alla presenza di un familiare con demenza e degli interventi critici che conducono alla istituzionalizzazione.
• individuazione dei bisogni delle tre tipologie di soggetti coinvolti nell’assistenza ai soggetti Alzeimer (operatori pubblici, volontari, familiari);
• messa a punto di strumenti di sostegno per tali soggetti;
• miglioramento delle capacità d’integrazione tra tutti i soggetti operanti e avvio di una rete di assistenza che ottimizzi il ruolo di ciascuno.
• Attività da realizzare: l’intervento dell’U.O. si articolerà in 4 fasi.
Fase I: la prima fase consisterà in un’analisi del carico associato all’assistenza, formale e informale di un paziente Alzheimer, per cui saranno sviluppati appositi strumenti di indagine:
1. una ‘Scheda Carico Familiare’, volta ad esplorare il carico associato all’assistenza informale erogata ad un soggetto con disabilità e/o limitata autonomia nelle attività della vita quotidiana;
2. una scheda dei servizi d’assistenza pubblica o del terzo settore, per individuare i bisogni degli operatori impegnati con pazienti Alzheimer e migliorare la qualità del servizio erogato.
Fase II: l’analisi delle 2 schede consentirà di individuare i bisogno di sostegno delle famiglie e degli altri operatori pubblici e volontari e le interrelazioni (operanti o da sviluppare) tra questi soggetti per la costituzione di una rete di assistenza a favore dei pazienti e la ottimizzazione del ruolo di ciascuno.
Fase III: verranno organizzati 2-4 ‘atelier formativi interregionali, rivolti a 20/25 soggetti ciascuno, a cui parteciperanno gli operatori pubblici, volontari ed i familiari di pazienti Alzheimer.
Fase IV: in questa fase verrano diffusi i risultati di questo intervento, con 2 principali strumenti:
1. la Guida per le famiglie prodotta alla fine della Fase precedente
2. un pacchetto contenente i moduli formativi sperimentali e convalidati nel corso dell’intervento utilizzabile in diversi contesti.
• Persona da contattare: Mario Bertini.