• Titolo progetto: “Ricerca Intervento “Antecedenti psico-sociali ed uso di sostanze stupefacenti negli adolescenti. Sperimentazione modello formativo”
• Committente: Ministero della Salute
Ente realizzatore : Fondazione Labos in partenariato con la Regione Calabria, l’Asl di Catanzaro e l’Università della Calabria, Dipartimento di Scienze dell’Educazione
• Problema affrontato: numerosi studi hanno evidenziato come tra gli adolescenti l’uso di sostanze stupefacenti sia condizionato da fattori individuali e sociali (Biddle, Bank, & Marlin, 1980; Hansell, S., & Mechanic, D.,1990). Più in particolare gli studi hanno evidenziato che l’uso di droghe è associato da un lato all’influenza di tratti di personalità come il “Bisogno di emozioni forti” e le strategie di coping, e dall’altro all’azione sinergica di variabili sociali come la presenza di tossicodipendenti nella propria famiglia, tra i membri del proprio gruppo di riferimento, e la pressione da parte dei propri coetanei all’uso di sostanze psicotrope (Bentler, 1992; Botvin et al., 1992; Farrell, Danish, & Howard, 1992; Goddard, 1992, McNeill, 1992; Newcomb & Felix-Ortiz, 1992).
• Obiettivi del progetto: la ricerca si propone:
• L’ individuazione e la definizione dei principali interlocutori, che operano all’interno del mondo delle istituzioni sia pubbliche che private;
• l’esplorazione delle diverse culture e del ruolo del gruppo dei pari tra i giovani studenti delle scuole medie superiori e inferiori delle cinque province della regione;
• l’ elaborazione di un quadro fenomenologico specifico, sugli stili di vita e uso di sostanze psicotrope dei giovani e degli adolescenti della regione Calabria.
• Risultati da conseguire: il progetto si articolerà in quattro fasi.
Fase 1. Gli obiettivi in questa fase sono:
a) la mappatura dei principali interlocutori (operatori dei servizi pubblici per le tossicodipendenze, operatori del privato sociale e del volontariato, insegnanti);
b) l’esplorazione delle diverse culture e del ruolo del gruppo dei pari tra i giovani studenti delle scuole medie superiori e inferiori delle cinque provincie della regione;
Fase II. In questa fase ci si propone di tracciare un quadro fenomenologico specifico, sugli stili di vita e uso di sostanze psicotrope dei giovani e degli adolescenti della regione CALABRIA;
Fase IV. Per la diffusione dei risultati della ricerca e del conseguente intervento di prevenzione ideato e implementato verrà organizzata una convention conclusiva di presentazione dei risultati della ricerca e delle esperienze realizzate in tutte le scuole.
• Attività da realizzare e metodologia: il progetto si articolerà in quattro fasi.
FASE I. Obiettivo di questa fase è: l’individuazione e definizione dei principali interlocutori, che operano all’interno del mondo delle istituzioni sia pubbliche che private. Tali operatori saranno individuati tra: operatori dei servizi pubblici per le tossicodipendenze, operatori del privato sociale e del volontariato, insegnanti.
FASE II. In questa fase di lavoro si provvederà attraverso una metodologia di tipo qualitativo a raccogliere informazioni che saranno di riferimento e costituiranno la base preliminare insieme alla letteratura sull’argomento, per la messa a punto degli strumenti di ricerca da utilizzare nelle attività di ricerca in profondità di questo progetto.
In particolare in un campione per ciascuna provincia della Regione CALABRIA costituito da 2 classi delle scuole medie superiori e inferiori, si provvederà a effettuare:
• interviste individuali semi – strutturate
• focus group costituiti da giovani in età a rischio.
In questa fase ci si propone, inoltre, di tracciare un quadro fenomenologico specifico, sugli stili di vita e uso di sostanze psicotrope dei giovani e degli adolescenti della regione CALABRIA.
Le metodologie utilizzate prevederanno l’utilizzo di tecniche miste che premetteranno di raggiungere un approfondimento delle tematiche in oggetto e la successiva costruzione di modelli d’intervento efficaci e condivisi.
FASE III. In questa fase è previsto il raggiungimento di diversi obiettivi attraverso l’utilizzo di svariate modalità operative
1. Il coinvolgimento degli insegnanti e degli studenti in seminari sulle criticità emerse dall’analisi della ricerca effettuata nella fase II
2. Realizzare giornate formative sulle tematiche riguardanti “I Modelli di Peer-Education” nei quali giovani partecipanti all’intervento formativo ed i loro docenti predisporranno, coadiuvati dall’equipe di ricerca, una proposta formativa che sarà oggetto di discussione di gruppo da parte delle singole classi della scuola.
3. Costruzione di un modello di intervento / modalità strategica di prevenzione dei comportamenti a rischio nella Regione CALABRIA.
4. Sperimentazione di tale modello
5. Validazione del modello
L’impianto metodologico di questa fase sarà principalmente partecipativo e orientato all’attivare e sostenere le energie e le iniziative che si svilupperanno nelle scuole.
FASE IV. Diffusione dei risultati. In conclusione di progetto si procederà a diffondere attraverso un convegno finale:
• i risultati della ricerca e delle esperienze realizzate in tutte le scuole.
• Il modello di intervento di prevenzione proposto
• Favorire la discussione sulle tematiche analizzate con testimoni privilegiati a livello locale e nazionale.
• Persona da contattare: Luigi Cancrini