• Titolo progetto: Social Management – Ricerca sui fabbisogni formativi dei manager nel settore non profit.
• Committente: Regione Lazio.
• Ente realizzatore:A.T.I. denominata “LABEUR”, costituita tra la Fondazione Laboratorio per le Politiche Sociali LABOS ed EUROPOLIS, Picc. Soc. coop. a r.l.
• Problema affrontato: il problema che si vuole affrontare con il presente progetto è quello dell’insufficiente disponibilità da parte delle imprese non profit di adeguate capacità dirigenziali: le organizzazioni devono infatti affrontare problemi complessi nella loro crescita, che richiedono ai dirigenti competenze manageriali che frequentemente scarseggiano a causa dell’origine “sociale” o volontaria dell’esperienza.
• Obiettivi del progetto: il progetto Social Management si propone quindi di:
• aumentare le conoscenze sul fenomeno del terzo settore;
• individuare le esigenze di sostegno dei soggetti non profit nel loro sviluppo imprenditoriale;
• identificare gli strumenti di sostegno più adeguati a questi soggetti nell’ambito delle politiche attive dell’impiego, a partire dalla formazione per i loro manager.
• avvicinare i decisori ed i beneficiari di dette politiche.
• Destinatari: le prime destinatarie del progetto sono le imprese sociali direttamente coinvolte. Si tratterà di imprese sociali scelte in base ad una campionatura che tenga conto delle loro tipologie, delle dimensioni, dei settori produttivi e della loro localizzazione nelle varie province.
Il progetto si rivolge anche a tutte le altre imprese non profit, agli enti di formazione ed ai decisori pubblici per sostenerli nella loro programmazione formativa.
• Risultati da conseguire: i risultati attesi dall’intervento sono i seguenti:
• sensibilizzazione dei dirigenti di cooperativa all’importanza della risorsa umana e della formazione continua per le imprese;
• aumento della loro capacità di individuare i fabbisogni formativi dell’impresa
• niglioramento delle capacità manageriali dei quadri della cooperativa;
• salvaguardia ed incremento dell’occupazione presso le cooperative coinvolte grazie all’aumento della loro competitività;
• sperimentazione e diffusione di una metodologia di successo che prevede il coinvolgimento dei fruitori della formazione continua (imprese e quadri) in tutto il processo formativo;
• produzione di strumenti di formazione su misura per le imprese sociali, tra cui almeno 5 pacchetti formativi per quadri e dirigenti.
• Attività da realizzare:
Fasi dell’azione I: sensibilizzazione.
Le Attività principali di questa fase saranno:
• progettazione esecutiva dell’intervento;
• promozione dell’intervento presso i destinatari per coinvolgerli nelle attività del progetto e sensibilizzarli all’importanza delle risorse umane e della formazione per lo sviluppo di tutte le imprese, comprese quelle sociali.
Fasi dell’azione II: analisi dei fabbisogni. Le attività consisteranno in una desk analysis su tutto il materiale documentale esistente (ricerche, banche dati, statistiche…) ed in una indagine sul terreno mediante interviste dirette ai dirigenti delle imprese sociali facenti parte del campione prescelto.
Fasi dell’azione III: sostegno consulenziale alle imprese non profit nella formulazione della domanda di formazione. Attraverso l’indagine sul campo si entrerà in contatto diretto con i soggetti del settore e si valuterà le loro capacita’ di individuare ed esprimere correttamente i loro fabbisogni formativi.
Fasi dell’azione IV: progettazione formativa. Obiettivo di questa fase è l’identificazione delle competenze manageriali carenti e la definizione di moduli formativi per colmare tali carenze.
Fasi dell’azione V: Diffusione dei risultati attraverso:
1. contatti diretti, Media, e nuovi sistemi telematici
2. un seminario, organizzato con la partecipazione degli attori sociali, delle strutture pubbliche dell’impiego, degli enti di formazione, che servirà per una definitiva valutazione dei risultati del progetto, e per la loro diffusione.
Oltre al rapporto finale e la descrizione delle attività realizzate, verrà pubblicato a conclusione del progetto un prodotto di diffusione, da distribuire agli operatori del settore non profit, agli organismi di formazione, alle strutture dell’impiego.
La diffusione dei risultati e delle metodologie si effettuerà con numerosi strumenti :
• Una pagina Internet accessibile non solo alle imprese sociali coinvolte ma a tutte le imprese ed agli operatori del settore formazione, a cominciare dai decisori pubblici, comprendente un forum di discussione.
• Prodotti multimediali di diffusione (CD Rom)
• Seminari nella regione ed una conferenza finale.
• Eventi organizzati o da organizzare: convegno finale 29 ottobre 2002.
• Persona da contattare: Anna Calvaruso