•Titolo progetto: REDES. Remesas y desarrollo
• Committente: Unione Europea
• Ente realizzatore: Fondazione Laboratorio per le Politiche Sociali – Labos
• Problema affrontato:
L’immigrazione dall’America Latina registra una ascesa negli ultimi anni. La caduta dei flussi verso gli Stati Uniti – tradizionale meta dei movimenti migratori latinoamericani – ha spinto molti migranti a dirigersi verso l’Europa. La Spagna è la destinazione principale, seguita dal Portogallo e dall’Italia. In quest’ultimo paese, la comunità di origine ecuadoriana è la più numerosa, seguita da quelle peruviana e brasiliana.
Questa nutrita presenza rende l’Italia un paese particolarmente interessante per un raffronto a tutto campo con la Spagna sull’immigrazione ecuadoriana. L’Italia, tra l’altro, è la seconda meta europea della diaspora ecuadoriana, dopo la Spagna. Da qui l’inclusione nel Progetto REDES di una componente dedicata ad indagare le esperienze italiane di incanalamento delle rimesse come risorsa produttiva e per lo sviluppo sociale delle comunità d’origine. L’indagine è finalizzata ad ampliare il campo d’osservazione nel quadro del processo di validazione del modello sperimentato dal Progetto REDES, con particolare riguardo alle condizioni di trasferibilità.
• Obiettivi del progetto:
Una componente del progetto REDES è stata l’attenzione alle possibilità di trasferibilità del modello di ottimizzazione e canalizzazione delle rimesse dei migranti ecuadoriani in Spagna verso progetti imprenditoriali e di sviluppo locale nel paese d’origine.
Lo studio che viene qui presentato consiste dunque in un’analisi delle strategie adeguate per poter implementare il modello elaborato da REDES nel contesto italiano.
L’analisi di trasferibilità è stata realizzata attraverso una ricerca-azione che ha risposto a due sotto obiettivi specifici:
A. Individuare le strategie utili per riprodurre l’esperienza REDES presso la comunità ecuadoriana in Italia.
B. Stimolare gli attori coinvolti nel processo di ottimizzazione delle rimesse (cittadini stranieri di origine ecuadoriana, ONG e istituti d’intermediazione finanziaria) a realizzare in italia iniziative analoghe a quelle sperimentate dal progetto REDES.
L’indagine è stata dunque realizzata attraverso due macro fasi di lavoro, la prima, di carattere documentale ha permesso di fare una ricognizione dello stato dell’arte dei progetti di co-sviluppo e dell’associazionismo ecuadoriano in Italia, la seconda di carattere più qualitativo è stata dedicata alla raccolta di testimonianze di attori chiave coinvolti nel processo di ottimizzazione delle rimesse consentendo allo stesso tempo un’azione di sensibilizzazione e animazione.
L’elaborazione delle informazioni raccolte nelle due fasi di ricerca hanno portato all’elaborazione di un piano di trasferimento del modello REDES e di linee guida per la sua sostenibilità e riproducibilità in Italia.
• Fasi della ricerca:
Il lavoro svolto dall’equipe della Fondazione LABOS ha previsto le seguenti fasi ed attività di ricerca:
– ricognizione documentale sullo stato dell’arte della ricerca e del dibattito in Italia sul tema delle migrazioni e del co-sviluppo;
– studio e caratterizzazione dell’immigrazione ecuadoriana in Italia, con particolare riferimento all’associazionismo e alle questioni più attinenti la tematica del progetto REDES.
– Individuazione ed analisi dei progetti promossi in Italia per la valorizzazione delle rimesse, sia a scopi solidaristici che per investimenti produttivi nei paesi d’origine;
– approfondimento delle esperienze che riguardano immigrati latinoamericani ed ecuadoriani.
– Analisi comparativa del modello proposto e validato dal progetto REDES e delle metodologie impiegate in Italia nelle diverse esperienze realizzate e/o proposte nell’ambito della riflessione sulla tematica delle migrazioni e il co-sviluppo.
• Metodologia:
La metodologia utilizzata si è basata dunque su un analisi documentale del contesto italiano e sulla raccolta di N interviste focalizzate ad un panel di testimoni privilegiati costituito da:
Leader di associazioni di immigrati della comunità ecuadoriana in Italia;
Referenti di ONG, Organizzazioni internazionali e centri di ricerca che si occupano di processi di ottimizzazione e gestione delle risorse per uso produttivo;
Referenti di istituti d’intermediazione finanziaria.
Le informazioni raccolte sono state elaborate attraverso un’analisi SWOT che ha permesso di mette in evidenza i fattori di forza e di debolezza del modello nonché le condizioni della sua trasferibilità e riproducibilità in Italia.
• Persona da contattare: Anna Calvaruso