•Titolo progetto: Casa Sicura – Campagna sulla Salute e la sicurezza per i collaboratori domestici stranieri in Italia
• Committente: ISPESL – Istituto Superiore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro
• Durata: 24 mesi
• Ente realizzatore: Labos – Laboratorio per le Politiche Sociali
• Ente associato:
AESSL – Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro
• Problema affrontato: La frequenza degli infortuni tra colf e badanti è ancora poco conosciuta a causa della presenza di moltissimi lavoratori senza tutele contrattuali, della scarsa diffusione dell’assicurazione sul lavoro domestico tra i cittadini stranieri, della ricattabilità dei lavoratori stranieri da parte dei datori di lavoro, della tendenza a sottostimare i possibili esiti degli infortuni, di barriere di tipo linguistico e culturale.
Un’indagine condotta dalla Fondazione Labos nel 2005 aveva comunque individuato 5 problematicità principali su cui sarebbe stato opportuno intervenire per arrivare ad una maggiore conoscenza del fenomeno e predisporre opportuni strumenti di contrasto:
Scarsa informazione e cultura delle sicurezza sul lavoro;
Precarie condizioni di vita dei lavoratori stranieri;
Assenza di solidità del tessuto sociale;
Differenze culturali;
Condizioni di lavoro;
• Obiettivi del progetto:
Approfondire le conoscenze sul fenomeno e sulle determinanti degli infortuni domestici, sulla percezione del rischio e sulle campagne di comunicazione interculturali
Sviluppare e promuovere una cultura della prevenzione e della sicurezza sul lavoro tra i lavoratori domestici immigrati attraverso una campagna informativa mirata
• Destinatari:
Lavoratori immigrati residenti in Italia addetti alle attività di cura e di assistenza delle famiglie e degli anziani, comunemente indicati con i termini di colf e badanti.
La campagna informativa avrà una ricaduta indiretta anche sulle famiglie italiane che ospitano i lavoratori domestici stranieri. Si intende infatti (attraverso l’evento della campagna comunicativa) promuovere il dialogo ed il confronto sui temi della salute e della sicurezza tra i lavoratori stranieri e le famiglie ospitanti intese anche nel senso allargato delle reti parentali degli anziani soli.
• Risultati da conseguire: Ridurre l’incidenza degli infortuni domestici tra colf e badanti di origine straniera in Italia.
• Attività da realizzare:
I Fase
La macrofase di ricerca (12 mesi e a cura della Fondazione LABOS con la collaborazione dell’ISPESL) prevede:
Una ricerca di sfondo che verterà sulla letteratura scientifica di riferimento, sulle buone pratiche in ambito europeo, sull’ individuazione e analisi delle fonti statistiche in Italia (Inail , sistema informativo nazionale sugli incidenti domestici, associazioni e parti sociali), sull’individuazione e analisi delle esperienze di formazione per colf e badanti
Una fase di ricerca di campo volta all’individuazione dei bisogni informativi dei lavoratori domestici stranieri e dei fattori determinanti degli infortuni, attraverso l’analisi dei dati raccolti mediante un questionario a risposte chiuse da somministrare ad un campione rappresentativo di popolazione immigrata
II Fase
La seconda macrofase (12 mesi e a cura dell’ISPESL con la collaborazione della Fondazione Labos ) prevede, sulla base dei risultati che emergeranno dalla fase di ricerca, l’elaborazione di una campagna informativa sui rischi di infortuni per i lavoratori domestici attraverso un processo di Progettazione Partecipata (ISPESL, LABOS, destinatari e testimoni) e la sua diffusione.
La campagna informativa sarà diretta agli stessi lavoratori stranieri e consisterà nell’elaborazione di locandine, guide e opuscoli multilingue inerenti i rischi del lavoro domestico e le pratiche di prevenzione.
La diffusione del materiale prodotto avverrà attraverso l’individuazione di una catena di supermercati sul territorio nazionale, cui sarà chiesto farsi promotore dell’iniziativa affiggendo le locandine e distribuendo gli opuscoli informativi.
Le attività di diffusione verranno realizzate inoltre presso i luoghi di aggregazione della popolazione straniera in Italia, associazioni e rappresentanze di categoria.
III Fase
Le attività di coordinamento e valutazione del progetto fanno riferimento a 4 azioni distinte:
Coordinamento .
Monitoraggio.
Valutazione.
Elaborazione del rapporto finale.
• Eventi organizzati o da organizzare:
Verrà realizzato un convegno in occasione del lancio della campagna “Casa Sicura”.
La diffusione dei risultati del progetto avverrà nell’ambito di un convegno internazionale dove verranno messe a confronto le diverse iniziative a livello Europeo sul tema della prevenzione degli infortuni degli immigrati e dei lavoratori domestici.
• Persona da contattare: Anna Calvaruso