•Titolo progetto: La ricollocazione in azienda dei lavoratori disabili e dei lavoratori divenuti inabili in conseguenza di infortunio o malattia professionale: lo sviluppo di un modello di buone prassi attraverso una ricerca comparata e un’azione valutativa.
• Ente proponente: Fondazione Laboratorio per le politiche sociali LABOS
• Committente: Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
• Problema affrontato:
L’interesse mirato e sistematico per il tema della sicurezza sul posto di lavoro nasce e progredisce parallelamente allo sviluppo della società industriale. L’affermazione di un modello organizzativo incentrato sulla comunicazione impone nuovi comportamenti individuali e di gruppo ed espone il soggetto a pericoli che derivano prevalentemente dal rapporto con la tecnologia del lavoro, piuttosto che dall’imprevedibilità della natura e degli uomini stessi. Nel corso della vita lavorativa, il rischio che i prestatori d’opera possano incorrere in un infortunio è notevolmente alto. La salute e la sicurezza sono chiaramente aspetti prioritari della qualità del lavoro e rientrano tra gli indicatori adottati recentemente in seguito alla comunicazione della Commissione “Investire nella qualità”. Pertanto, uno dei primi obiettivi del Programma di ricerca consisterà nell’approfondire le misure per la ricollocazione dei disabili e per la protezione dei lavoratori divenuti inabili nel corso di svolgimento del rapporto di lavoro.
• Destinatari:
Lavoratori disabili e lavoratori divenuti inabili in conseguenza di infortunio o malattia professionale.
• Obiettivi del progetto:
Lo scopo generale del progetto consiste nell’elaborare e nel valutare l’applicabilità di un modello di buone prassi riguardanti la ricollocazione in azienda dei lavoratori disabili e dei lavoratori divenuti inabili in conseguenza di infortunio o malattia professionale.
• Risultati da conseguire:
Il programma si propone: da un lato, di fornire un’analisi comparata a livello nazionale e internazionale (Francia, Spagna,Gran Bretagna) sui seguenti aspetti:
• la normativa di riferimento per la tutela – sia nel mercato del lavoro, sia nello svolgimento del rapporto di lavoro – dei disabili e dei lavoratori divenuti inabili durante lo svolgimento del rapporto,
• gli interventi realizzati al fine di ricollocare in azienda il lavoratore disabile e divenuto inabile.
Dall’altro di costruire, attraverso una ricerca valutativa, un modello di buone prassi che tenga conto dei risultati nazionali ed internazionali della ricerca comparativa e delle peculiarità legislative e psico-sociali della realtà italiana.
• Attività da realizzare:
il progetto si articolerà in tre fasi.
1. Ricerca documentale comparata.
In questa prima fase, verrà realizzata una ricerca comparata tra l’Italia e altri Paesi europei (Francia, Spagna, Gran Bretagna), seguendo una metodologia interdisciplinare e utilizzando strumenti d’indagine diversificati (analisi di documentazione e elaborazione di risultati di precedenti ricerche).
Il gruppo di ricerca si propone di analizzare le caratteristiche normative e statistiche sia del fenomeno infortunistico che delle prassi relative alla ricollocazione in azienda dei lavoratori disabili e di coloro divenuti inabili in conseguenza di infortunio o malattia professionale. Dopo uno studio preliminare di carattere definitorio, relativo cioè alle diverse nozioni di disabile e inabile giuridicamente rilevanti ai differenti fini di tutela perseguiti dal legislatore.
L’obiettivo di questa fase consisterà, oltre a fornire uno scenario di riferimento contenente gli elementi conoscitivi della problematica a livello nazionale e internazionale, a sviluppare quell’insieme di attività destinate al confronto e allo scambio di esperienze tra diverse realtà territoriali, e al trasferimento di modelli procedurali ed organizzativi.
2. Ricerca valutativa
L’obiettivo della fase consisterà nell’implementazione di una ricerca valutativa con lo scopo di costruire un modello di buone prassi e di verificare, preliminarmente, la sua applicabilità. Verrà utilizzata una metodologia qualitativo-partecipativa e verranno implementati i seguenti protocolli operativi:
I. il gruppo di ricerca contatterà un numero di osservatori privilegiati (esperti di diritto del lavoro, sindacalisti, imprenditori, funzionari dell’INAIL, psicologi e sociologi del lavoro etc.) per costituire un Gruppo di Valutazione di Alta Specializzazione (GVAS);
II. sulla base delle risultanze della prima fase verranno individuate una serie di “buone prassi” nazionali e internazionali;
III. attraverso una sessione di brainstorming il GVAS analizzerà i singoli modelli di “buone prassi” con lo scopo di costruire un metamodello quanto più adatto al contesto giuridico-lavorativo del nostro paese;
IV. attraverso una procedura valutativa, denominata Analisi Multicriteri, il GVAS valuterà la riproducibilità del modello nel contesto italiano, sottolineando i punti di forza e di debolezza.
3. Diffusione.
L’ultima fase, trasversale all’indagine, sarà costituita dalla presentazione e dalla diffusione dei risultati dell’indagine. Verrà organizzato un convegno finale internazionale avente per tema: “La ricollocazione in azienda dei lavoratori disabili e dei lavoratori divenuti inabili in conseguenza di infortunio o malattia professionale”, con la partecipazione di autorità, esperti nazionali e internazionali del settore, nonché i rappresentanti dell’Inail, dell’Ispesl che hanno collaborato al progetto. Inoltre verrà pubblicato un libro contenente gli atti del convegno e le risultanze dell’indagine.
• Metodologia: Le tre fasi della ricerca rispecchiano le tre tappe fondamentali a cui si fa riferimento durante lo sviluppo e l’applicazione di una classica ricerca valutativa
La fase iniziale di analisi comparata della documentazione corrisponde alla definizione delle proprietà dell’oggetto valutato; le “Proprietà” saranno costituite dalla definizione del fenomeno infortunistico secondo un’ottica multidisciplinare giuridico-sociale. Le fonti normative e giurisprudenziali verranno studiate ed ordinate secondo la duplice traiettoria lungo la quale si intende dipanare la Ricerca, tenendo conto anche degli apporti dottrinali esistenti, per giungere ad una elaborazione critica che metta in evidenza gli elementi di forza e di debolezza dell’ordinamento italiano sulle materie oggetto di indagine. La medesima metodologia di indagine verrà seguita per la raccolta delle fonti normative, giurisprudenziali e dottrinali dei paesi europei selezionati per la comparazione.
Parallelamente alla ricognizione normativa il gruppo di ricerca focalizzerà la propria attenzione sugli interventi effettuati a livello nazionale e internazionale sulla ricollocazione dei lavoratori disabili e di coloro divenuti inabili in conseguenza di infortunio o malattia professionale. La documentazione verrà analizzata attraverso una scheda di monitoraggio e valutazione contenente informazioni relative alla tipologia dell’organismo attuatore, le modalità operative di attuazione, il tipo di risorse umane coinvolte, la tipologia dei finanziamenti, il carattere innovativo dell’intervento e i principali elementi di trasferibilità
Nella fase della ricerca valutativa verranno utilizzate le tecniche “brainstorming” e analisi multi criteri ha come proprio specifico campo d’interesse la messa a punto di processi di decisione interattiva per la soluzione di problemi multidimensionali, non riconducibili ad un unico decisore e ad un unico criterio di scelta.
• Persona da contattare: Anna Calvaruso