CHI SIAMO
Chi Siamo
La Fondazione Labos, nata nel 1985 ed eretta ad Ente morale con D.P.R. del 2 settembre 1988, ha come finalità istituzionali la ricerca e la formazione nel campo delle politiche sociali e sanitarie con particolare attenzione alle aree e ai gruppi emarginati.
In particolare, l’art. 2 dello statuto individua come settore privilegiato d’interesse l’emarginazione sociale.
Attraverso l‘attività di assistenza all’innovazione dei servizi socio-sanitari si prefigge di potenziare la collaborazione tra le strutture pubbliche e le varie espressioni della società civile, di ridurre gli squilibri esistenti nelle diverse aree territoriali del Paese.
Il Labos offre, al mondo politico, alle istituzioni, agli operatori,agli studiosi, all’opinione pubblica un ventaglio articolato di proposte e di iniziative che riguardano: l’informazione, la ricerca, monitoraggio, valutazione dei progetti di intervento e la valutazione di impatto, la formazione e l’assistenza all’innovazione.
Ricerca Finalizzata
La ricerca costituisce per il Labos il supporto primo per analizzare i bisogni e quindi impostare qualsiasi intervento di politica sociale a favore delle categorie deboli e svantaggiate. La filosofia delle ricerche Labos è quella di essere “finalizzate”, ossia di descrivere e valutare l’oggetto delle politiche sociali non solo in ragione di una esigenza conoscitiva, ma anche come metodo di lavoro per incrementare la compatibilità tra bisogni e risposte istituzionali e la capacità degli operatori a utilizzarne i risultati. Ciò avviene sia attraverso un loro coinvolgimento attivo nella ricerca che attraverso un intreccio tra i risultati della ricerca e i contenuti della loro formazione.
I campi della ricerca sociale sono molteplici e in particolare:
- l’analisi delle trasformazioni relative alla struttura e natura dei bisogni sociali;
- l’analisi dello stato dell’offerta di interventi e servizi con elaborazione ed applicazione di strumenti di valutazione;
- studi comparati e di approfondimento valutativo su esperienze pilota con definizione di modelli operativi nuovi;
- studi di fattibilità orientati al superamento di tradizionali interventi;
- elaborazioni di modelli informativi e valutativi da applicare da parte dei protagonisti dell’intervento sociale (cosa è importante sapere per operare).
Valutazione
Il Labos ha elaborato una metodologia di valutazione dei programmi di intervento sociale, applicata per esempio per i programmi finanziati dal Fondo per la lotta alla droga (Legge 162/90) e per la Lotta alla devianza e alla criminalità minorile (Legge 216/91).
A partire dal 1987 il Labos ha altresì realizzato, per conto del CNEL, una serie di rapporti di valutazione dello stato delle politiche sociali in Italia (Regioni e politiche socio-assistenziali). Tali rapporti hanno posto in analisi l’operato della pubblica amministrazione, ponendo attenzione ai meccanismi di funzionamento (analisi della produzione normativa, analisi dei bilanci), agli indicatori di risultato (analisi dei sistemi di servizio), all’evoluzione della domanda sociale (indagini su utenti di servizi e gruppi di popolazione).
La Fondazione Labos sin dalla sua costituzione in tutti i progetti realizzati ha sempre previsto una attività di monitoraggio e di valutazione e in alcuni casi anche di valutazione di impatto.
Formazione e assistenza tecnica
L’attività formativa sviluppata dal Labos in questi anni ha inteso valorizzare il sapere dei professionisti, dei tecnici, degli amministratori e degli utenti nelle loro diverse espressioni. A tal fine promuove il confronto tra le esperienze empiriche sulla base di un approccio organizzativo, adatto ad interpretare e gestire sistemi di lavoro professionali, che siano aperti e flessibili, centrati sulla progettualità della persona e del suo luogo sociale.
Le attività formative mettono tutte al centro i partecipanti: il ruolo che svolgono nei servizi, i vincoli e le risorse di cui dispone l’ambiente in cui operano, le regole e le culture prevalenti, il bisogno di conoscere e migliorare la qualità del servizio.
La formazione in questo campo è utile infatti se incoraggia la responsabilità di ognuno e sviluppa una certa capacità di orientamento nel sistema più ampio. Destinatari di questo tipo di formazione possono essere:
- enti pubblici (Ministeri, Regioni, Comuni)
- privato sociale e associazioni di volontariato/li>
- professionisti del sociale, insegnanti, volontari
- èquipes di operatori
- formatori e consulenti organizzativi
- addetti alla gestione del personale
- responsabile di servizi
- addetti alla progettazione e valutazione degli interventi
- responsabili politici
- dirigenti di associazioni, cooperative, ecc.
Labos ha sviluppato anche interventi formativi rivolti ai beneficiari finali delle politiche sociali, quali donne, extracomunitari, minori a rischio, disabili…. La filosofia della formazione Labos e di progettare i corsi insieme al committente, per rispondere ad esigenze specifiche di gruppi di operatori, di settori e di “reti” di servizi. In tal modo la formazione può migliorare l’organizzazione del lavoro, introdurre sistemi di valutazione e sviluppare l’integrazione tra sociale e amministrazioni.
La metodologia utilizzata nei corsi a committenza è quella del “Laboratorio progettuale”, sperimentata con successo dal Labos nel corso degli anni ed in particolare con un progetto triennale di sviluppo di azioni innovative nelle regioni del Sud, la metodologia LAPIS (Laboratorio Progettuale per l’Integrazione dei Servizi), che ha l’obiettivo di sviluppare il sistema di lavoro ed i ruoli delle diverse figure professionali.
Progettazione di banche-dati
IIl Labos ha maturato una esperienza pluriennale nella progettazione e realizzazione delle banche-dati nel settore delle politiche sociali.
E’ stata realizzata una banca-dati sui servizi per le tossicodipendenze che raccoglie e gestisce dati sulle caratteristiche di struttura e di funzionamento dei servizi pubblici e privati per le tossicodipendenze che operano attualmente in Italia. La ricchezza delle informazioni implementate nella banca-dati consente una gestione differenziata di oltre 1000 variabili inserite nel sistema. La funzione di analisi territoriale r cartografica dei dati, oltre alle capacità interazionali del sistema che consentono il dialogo con altre banche-dati, permette di centralizzare le informazioni e di effettuare letture in profondità dell’universo dei servizi. La banca-dati è visionabile su minitel della Telecom e consente una consultazione interattiva con chi intende effettuare domande più precise attraverso questo strumento di comunicazione.
Su criteri e modalità analoghe è stata creata la banca-dati dei servizi di assistenza domiciliare per anziani.
Con finalità e metodologie diverse invece è stato progettato ed implementato L’Archivio del sociale (ASSO). Un sistema volto ad osservare e monitorare l’evoluzione delle professioni sociali, con una specifica attenzione alle informazioni relative alla normativa, alla formazione, alle associazioni e al contenuto del lavoro degli operatori sociali e sanitari.